In ricordo del prof. Andrea Ferrari

Andrea Ferrari era entrato nel 1978 nellallora Istituto di Economia Aziendale della Facoltà di Economia e Commercio per assumere lIncarico di Tecnica bancaria e professionale nei corsi serali che allora caratterizzavano la Facoltà di Economia e Commercio dellUniversità degli Studi di Modena. Allo stesso tempo svolgeva attività come Ricercatore nella Facoltà di Economia e Commercio dellUniversità di Genova, ruolo che aveva assunto poco dopo essersi laureato in Scienze Economiche e Bancarie allUniversità di Siena.
In pochi anni Andrea è diventato prima Professore Associato e poi Professore Ordinario, assumendo tali ruoli sempre presso il nostro Ateneo.
Andrea non si è limitato alla didattica e alla ricerca ma si è fattivamente impegnato, a beneficio di tutti i colleghi, in attività di natura organizzativa e amministrativa dapprima come Direttore del Dipartimento di Economia Aziendale (dal 1992 al 1997); poi come Preside di Facoltà (dal 1997 al 2000) e, ancora, come Referente del Progetto di controllo di gestione della nostra Università. Da ricordare, infine, il ruolo di Responsabile dellindirizzo economico-giuridico della Scuola di Specializzazione per lInsegnamento Superiore della Regione Emilia Romagna.
Da sottolineare inoltre il suo impegno pubblico in qualità di consulente della Procura di Parma in una vicenda delicata e complessa come il processo Parmalat.
Andrea, attraverso le sue pubblicazioni, ha fornito importanti contributi allo sviluppo della ricerca in varie aree dellEconomia degli intermediari finanziari. Si ricordano, in particolare, il suo sostanziale contributo alle numerose ricerche condotte sul tema del rapporto banca-impresa, in più occasioni con specifico riferimento ai nostri territori.
Andrea era una persona discreta e riservata, non amava apparire, ma non faceva mai mancare la sua opinione; gli spunti critici, spesso condivisibili, facevano parte del suo modo di essere, franco e diretto.
La disponibilità e lestrema correttezza erano tratti caratterizzanti della sua personalità; mai ha fatto pesare quanto stava facendo o aveva fatto per qualche collega o per la comunità accademica. Lamicizia, da conquistare, non era mai tradita.
Chi ha potuto essergli amico è stato fortunato e, oggi, tutto il Dipartimento sente la sua mancanza.
Il Dipartimento di Economia Marco Biagi
[Ultimo aggiornamento: 25/05/2021 10:25:54]